Risparmio

La mentalità vincente per diventare ricco e risparmiare

Il sistema capitalista occidentale secondo cui la nostra società contemporanea vive implica, di fatto, un gap e un divario notevole nel possedimento di beni e di ricchezze. Di conseguenza vi è chi è molto benestante e chi, invece, vive purtroppo di stenti e deve tirare le cuoia. Quest’ultimo, spesso, avverte un senso di risentimento e di livore nei confronti dell’accidentalità della vita e, preso dallo sconforto e dalla negatività, crede di essere destinato ad essere per sempre povero e con meno possibilità rispetto gli altri. Osservando, infatti, chi è un erede e ricco di famiglia di generazione in generazione, si sviluppa l’erronea convinzione che il lusso e il guadagno sia una caratteristica trasmettibile solo ed esclusivamente di famiglia e di generazione e in generazione. Non è così, perché come già visionariamente affermava lo scrittore Giovanni Verga nel suo romanzo di formazione ottocentesco “Mastro Don Gesualdo”, nella società attuale esiste ed è predominante la figura del man self-made ossia, semplicemente, dell’uomo imprenditore che si costruisce da solo. La scala sociale, di fatto, è mobile e con le giuste abitudini e con la giusta mentalità può essere facilmente scalata nel tempo fino a raggiungere i gradini più alti.

Per tutti coloro che, quindi, sono persone che partono dal niente e sono determinate nel diventare ricchi, esistono dei fondamentali e preziosi consigli relativi al risparmio. Il risparmio – sembrerà banale – ma è l’arma vincente per diventare ricchi. Un ricco diventato – e non di nascita che, appunto, a differenza sua è scialacquatore e non possiede doti di ragionamento per compiere delle scelte economiche oculate – sa benissimo gestire le sue risorse economiche, sa risparmiare e soprattutto sa investire in cose fruttuose a lungo termine!

I tre consigli per risparmiare

Passando al sodo, scopriamo immediatamente quali sono i 3 consigli fondamentali per risparmiare e per far proliferare il primo capitale.

  1. Non spendere troppi soldi in oggetti passivi: come già accennato nel paragrafo precedente, un vero imprenditore e un vero sforna denaro sa perfettamente su quali cose è giusto investire e su quali no. Le cose fruttuose sono ovviamente attive, ossia, concedono un guadagno ulteriore e dei vantaggi a lungo termine. In tale modo, l’acquisto diventa un investimento.   Secondo Robert Kiyosaki, autore del libro “Padre ricco
    padre povero” (di cui puoi leggere questa sintesi per approfondire),questi oggetti sono “passivi” perché comportano soltanto una perdita di soldi, ossia un’entrata compiuta senza la consapevolezza di nessuna entrata garantita. Si tratta di tutti gli oggetti appartenenti alle grandi griffe costose come le macchine di lusso, i capi e i gioielli firmati e i cellulari all’ultimo modello delle più grandi realtà mondiali. Risulta inutile acquistare questi oggetti. Nonostante siano molto costosi, la maggior parte delle persone della piccola-borghesia li possiede in quanto è manipolata dalle strategie di marketing e, di conseguenza, pur di non sentirsi emarginati o differenti dalla massa li acquista facendosi i debiti o, ancora peggio, rateizzando la spesa. Una persona che ambisce a diventare ricca non si accollerebbe mai debiti o rete che, infatti, comportano soltanto spese superiori. Metterebbe soltanto i soldi da parte per poterli investire in qualcosa di più proficuo.
  2. Fare un salvadanaio: risulta davvero il consiglio più antico del mondo ma, in realtà, è sempre vincente. Basta anche mettere da parte un solo euro al giorno restante dalla spesa o dalle commissioni e, nel giro di un anno, si otterrà un bel gruzzoletto per poter compiere qualche spesa extra che, se non si fossero messi i soldi da parte, non si sarebbe compiuta perché quei soldi risparmiati sarebbero già stati investiti in altro.
  3. Monitorare le spese con un’applicazione: spesso quando si compiono spese con le carte di credito anziché con i contanti, si tende a perdere il controllo dei propri soldi. A tale proposito, è buono monitorare continuamente le entrate e le uscite dei soldi e segnarsele su un blocco note cartaceo o anche soltanto sulle note del cellulare.